Vittorio Arrigoni: Diario di una presente

L’articolo che state per leggere ci è stato inviato in esclusiva, da una nostra lettrice, direttamente da Il Cairo. Un piccolo diario, una testimonianza diretta e piena di emozioni, su Vittorio Arrigoni, recentemente scomparso.

IL CAIRO, Egitto – “Restiamo Umani”. Lo slogan di Vittorio Arrigoni, l’italiano ucciso a Gaza qualche giorno fa. L’uomo che ha lasciato il suo paese e la sua vita per andare a sostenere la causa palestinese. Ha aiutato tutto il popolo combattendo fino all’ultimo sospiro.

Vittorio Arrigoni degno di esser premiato da tutto il mondo. Dal Cairo d’Egitto ,precisamente, nella zona “Garden City” davanti all’ambasciata italiana, il 19 Aprile 2011, e` stato un giorno significativo; Alle 19:30, tante persone di diverse nazionalità ed età, si sono riunite insieme portando in mano le candele, simbolo di purezza. Non erano solo le persone ad essere tristi ma tutto l’ambiente  circostante. Le bandiere palestinesi svolazzano, ed i presenti gridano ad alta voce il nome di Vittorio con un eco che rimbomba su tutta la zona. Tanti I cartelli portati dai partecipanti: “We are all Vittorio Arrigoni”. ”Restiamo umani”.”Freedom Palestine”. (queste alcune delle scritte su cartelli e striscioni),è ben chiaro che la sua scomparsa risulta dolorosa, non solo per la famiglia, gli amici ed i parenti, ma anche per tutto il mondo arabo. Arrigoni combatteva per far tornare il paese occupato al suo popolo, combatteva per l’umanità.  Un palestinese, amico personale di Arrigoni ha tenuto un  discorso ascoltato da tutti i presenti; “egli ha fatto tanto per il popolo palestinese. Le parole non basteranno mai per descrivere quest’eroe”. Questo lutto fatto al Cairo per Arrigoni non bastava, quindi sono state inviate delle lettere personali ai familiari, per ringraziarli di aver donato al mondo un figlio, e soprattutto un eroe così importante.

Anche i mass-media erano in lutto, sia la RAI che altre emittenti  arabe, chiedevano ai presenti di raccontare il loro sentimento e la loro partecipazione; ma l’emozione rende tutto più complicato. Un bambino di quasi 10 anni portando una foto di Arrigoni, diceva: ”Io vorrei crescere, e diventare come Vittorio Arrigoni”. Arrigoni è` un modello da seguire, vissuto con uno scopo,  e morto da eroe. Il lutto è terminato con la famosa canzone italiana “Bella ciao “ cantata ad una sola voce, da italiani e non. Indipendentemente dai colori politici, Arrigoni è morto per la libertà di un paese a cui non appartiene, è morto per l’umanità.

Arrigoni, tu ci hai insegnato tante cose. RESTIAMO UMANI!

Menna Mohamed (revisione e adattamento Vincenzo M.)

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