Caccia: il “passatempo” degli infami

Melissa Bachman (in foto). Probabilmente non avete mai sentito questo nome. Non l’avevo sentito neanche io fino a poco tempo fa. Si tratta di una presentatrice TV americana saltata agli orrori della cronaca per un suo sadico passatempo: fotografare le carcasse degli animali che lei stessa caccia. Ultima in ordine cronologico la foto con un leone ucciso in Sud Africa che le è valsa una petizione per vietarle il rientro in questo stato, che ha già raccolto più di 40.000 firme. Ma non voglio continuare a scrivere su di lei, perchè per una presentatrice di un programma sulla caccia questa non sarebbe altro che pubblicità, per tutte le informazioni basta utilizzare Google.

winchester-deadly-passion-melissa-bachman-2

La caccia esiste fin dagli albori dei tempi, ma nel 2013, nell’epoca dei Social Network, della civilizzazione e della tecnologia, sentirne parlare ancora come uno “sport” mi fa francamente ribrezzo. Sono un amante di tutti gli sport, e la caccia non rientra in nessuna delle discipline ad oggi considerate tali. Le leggi italiane parlano molto chiaro in materia. Esistono stagioni specifiche e specie che si possono o no cacciare. Pur trovandomi in completo disaccordo con il cacciare in qualsiasi sua accezione, se non limitatamente alla sopravvivenza in situazioni che probabilmente noi non vivremmo mai nel corso della nostra esistenza, i cacciatori che si freggiano di tale “titolo”, hanno a loro modo un’ etica che rispettano, altrimenti sarebbero bracconieri. Non si spara a specie protette, nè a quelle con cuccioli, nè per puro divertimento.

Ma cosa può spingere l’uomo a commettere per puro divertimento questa attività francamente non riesco a capirlo. Non di certo la voglia di tornare alle origini e sentirsi come gli antenati, visto che li  c’erano esigenze e motivazioni completamente diverse.

Mi viene in mente una nota pubblicità che recita come slogan “ti piace vincere facile?” Si, perchè sparare ad un leone comodamente sdraiati a 500/600 metri di distanza con fucili di altissima precisione, e poi vantarsi di aver un nuovo trofeo da mostrare su twitter, mi sembra chiaramente un gesto vile ed infame.

Vogliamo sentirci cacciatori? Vogliamo tornare alle origini? Vogliamo dimostrare la superiorità dell’uomo sulla natura? Bene, andiamo a cacciare i leoni a mani nude. Ma probabilmente in quell’istante noteremo qualcosa che forse non ci era mai capitata prima: una completa incontinenza urinaria…

Vincenzo M.

Ti è piaciuto quest’ articolo? Clicca “Mi piace” sul box a destra o condividilo nel tuo Social Network preferito!

Volete scriverci? Utilizzate il modulo “Contattaci” !

Condividi sul tuo Social Network preferito!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.