Cibo buttato e cibo cercato

cibo buttatoNonostante la crisi economica tanto conclamata nella nostra penisola, entrando a contatto, anche sommariamente con molte persone, è capitato almeno una volta a chiunque, di sentire dei discorsi sul cibo buttato.

Non si tratta di avanzi non più utilizzabili, ma di vere e proprie pietanze di elite come ad esempio, la sempre cara e italica Pizza, cestinate perchè non gradite il giorno successivo. Ci si trova nella totale mancanza di educazione alimentare. Si parla tanto di istruzione, di riforme della scuola, ma tra le tante materie utili da poter inserire, mancano le principali: educazione alimentare e sessuale. Se la seconda è ancora tabù di una mentalità davvero arretrata che attanaglia una grande fetta della nostra società, la prima non ha motivo di non essere inserita. Può sembrare incredibile, ma nel 2016 appena iniziato, c’è chi spreca il bene più prezioso che abbiamo.

E’ possibile che alla “Signora Rossi” di turno non venga minimamente in mente che quel triangolo di pizza che lei da per scontato, e che il giorno dopo non le va di riscaldare per mancanza di tempo e voglia, per molte persone potrebbe essere un miraggio? Non c’è bisogno di citare l’ipersfruttata Africa, basta analizzare casa nostra per capire quanto il problema sia grave e quante persone ogni giorno non hanno il pane in tavola. Per ognuno che butta cibo c’è qualcuno che lo cerca, la situazione è imbarazzante.

Un altro problema del cibo buttato riguarda le tantissime attività di ristorazione. Provate, a fine serata, a chiedere al signore che si occupa di controllare la “bellezza” della banane esposte al banco, se può darvi quelle che ha appena messo nella busta della spazzatura, sol perchè leggermente annerite, che risposta ci darà? A parte lo sguardo sbigottito di chi sta pensando che vogliamo solo “scroccare”, ci verrà detto che per politiche interne, dal supermercato, non può uscire niente se non dal…

…sacco nero dei rifiuti.

A niente serviranno le nostre parole, a niente servirà spiegare che quelle banane le vogliamo portare ad un senza-tetto o a qualcuno bisognoso. Il destino è quello di farle marcire. Non esiste nessuna legge che obbliga le attività di ristorazione a stipulare accordi con gli enti benefici che si occupano di raccolta e ridistribuzione delle pietanze non più vendibili ma ancora perfettamente commestibili ( a volte si tratta solo e semplicemente di una questione estetica n.d.r.).

Si parla di tutte le riforme possibili ed immaginabili, si parla di immigrazione, nuovo leitmotiv dei notiziari nostrani, ma a nessun partito politico, a nessun governatore, è mai venuto in mente di trattare la tematica del cibo buttato. Presidente Renzi, sarà forse il momento di iniziare?

Vincent Mas

Foto @Web

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