Natale per chi?

nataleMancano ormai poche ore, poi, scatterà il giorno più atteso e pubblicizzato della storia del mondo, per lo meno quello occidentale: il Natale.

Siamo tutti ancora in tempo, i centri commerciali ci aspettano a braccia aperte per venderci tutta la spazzatura che non si smaltisce durante l’anno, arricchita da qualche nastrino rosso e ampiamente aumentata di prezzo. Non dimentichiamoci di passare allo store della “mela candita” per lasciare uno stipendio intero (chi, ce l’ha) per un utilissimo apparecchio di cui si sconoscono le molteplici funzioni, solitamente, non utilizzate. Eccolo, è arrivato, è arrivato Natale… per chi?

Il Premier Matteo Renzi ha recitato il suo salmo, inaugurando un lavoro pubblico durato trent’anni, dicendo che la crisi è terminata, che gli italiani ripartiranno, che, con la diminuzione delle tasse, si potrà spendere di più in beni di secondaria necessità, e far, quindi, girare l’economia. Gioiscono le multinazionali, i loro negozi sono sempre pieni. L’artigianato locale e le piccole imprese saranno però d’accordo?

Spendiamo, spendiamo, spendiamo, la festa dell’ ”ultra-consumismo”, per, permettetemelo, “citare” Kubrick.

A Natale si può fare di più, dimenticandosi, tutto il resto dell’anno, dei problemi, quelli veri.

L’anno delle morti di massa e della disperazione di chi parte dalla guerra, sperando in un futuro migliore, restando, poi, travolto dalle onde, in un sogno svanito.

Il Natale dei bombardamenti russi e delle vittime dell’Isis, quello si che si deve festeggiare!

Il Natale delle decine e decine di conflitti dimenticati dall’umanità, solo perchè, non ci toccano da vicino e non fanno notizia.

Il Natale di chi muore ancora e da sempre, non di mali incurabili, ma della più antica delle piaghe: la fame.

Berlusconi riempie ancora le sue televisioni di discorsi “di fine anno”. Gli hanno comunicato che non è più il Presidente del Consiglio?

L’ipocrisia di Panariello nel suo programma natalizio, che critica, personaggi dello spettacolo musicale, per la loro volgarità, riempiendo poi, in prima serata, di “cazzo” le sue battute. Contentissima la Rai, finalmente, in accordo con il Governo, ha trovato un modo per estorcere agli italiani, circa seicento milioni di euro per il canone, che piaccia o no.

Natale per chi? I senza tetto riempieno le nostre stazioni, ormai in un circolo senza uscita, aiutati da pochi volontari che, anche il 25 di Dicembre, saranno in mezzo alla strada a portare un po’ di sollievo, visto che noi tutti, non siamo interessati all’argomento.

La spazzatura ci sommerge, gli italiani la differenziata non la capiscono proprio.

Natale delle raccolte fondi. Manda un SMS qui, spediscilo li, ma i soldi a chi andranno? Il capitalismo sfrenato, mascherato da perbenismo e da solidarietà.

La realtà fa male. Vestiamoci di rosso e brindiamo. Un foglio bianco ed una scritta nera, poi, il vuoto. Eccolo: Natale.

Vincent Mas

Foto @V.M.

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