Vasco Rossi, il provoca(u)tore, al Festival di Venezia con “Questa storia qua”

Fa ancora parlare di sé. Riesce ad alzare polveroni ed animare i propri fan. Quando il talento e la magia di un’artista non vogliono spegnersi si può scegliere di uscire dal palcoscenico facendo di sé una leggenda, oppure arrampicarsi sugli specchi e gettare fango sui propri avversari. La guerra fra il rocker italiano, Vasco Rossi, e il suo conterraneo, Luciano Ligabue, sembra essersi schierata a colpi di frecciatine e silenzi. Da un lato “Il Blasco” con le sue pungenti parole e dall’altro Liga che non risponde agli attacchi.

Il 6 agosto, infatti, Vasco ha pubblicato sul suo profilo Facebook uno stralcio dell’intervista che gli è stata fatta da Red Ronnie e che uscirà a settembre.

Alla domanda di Red:

-Si dice che tu abbia scritto su FB che Ligabue deve mangiare ancora molta polenta prima di potersi confrontare con te.

Vasco risponde:

Ma dai? Qualcuno ha scritto che Ligabue deve mangiare ancora molta polenta prima di potersi confrontare con me?

Red insiste:

-Insomma l’hai scritto tu o no?

Vasco:

Perchè dovrei scrivere delle banalità così ovvie.

Red ancora:

-Ma insomma tu cosa ne pensi di Ligabue?

Vasco conclude:

Penso che sia un bicchiere di talento in un mare di presunzione.

Non è così strano se Facebook ed i giornali si siano subito attivati per divulgare la notizia e per confermare una voce che qualche tempo fa era stata smentita dallo stesso cantautore. La campagna bellica che Vasco ha promosso contro il suo collega è pungente e serrata e spesso risponde al proverbio “gettare la pietra e nascondere la mano”. Ma bisognerebbe chiedersi il perché. La risposta potrebbe essere semplice se si pensa che proprio nel periodo in cui uscirà l’intervista di Ronnie al Blasco, ovvero settembre, nelle sale cinematografiche sarà trasmesso il film documentario dal titolo “Questa storia qua”. Il lungometraggio, di Alessandro Paris e Sibylle Righetti , è un autoritratto della rock star e sarà presentato il 5 settembre come evento straordinario al Festival di Venezia. Duecento cinema in tutta Italia seguiranno l’evento in diretta. Il 7 settembre, invece, sarà in tutti le sale cinematografiche.

Qualcuno potrebbe insinuare, quindi, che le provocazioni del rocker abbiano un motivo ben preciso: quello di essere manager di sé stesso e così restare sempre sulla cresta dell’onda. Niente da obiettare, dunque.

Chapeau a Vasco e alle sue caparbie strategie di marketing.

Jessica C.

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