Lo sapevi che? N°5 – 2012: tra bugie ed anticoncezionali. E’ questa la fine del mondo?

Il nuovo anno è arrivato e si è riaperto all’insegna delle notizie strane e assurde che hanno già imparato ad entrare nella cronaca nel corso dell’ormai pensionato 2011.

Gennaio non si è infatti presentato all’insegna dei buoni propositi per l’anno nuovo ma con un bel sondaggio, propinato dalla Twentieth Century Fox, i cui risultati mostrerebbero quanto il primo mese dell’anno sarebbe quello in cui si dicono più bugie. Dov’è possibile trovare il bizzarro studio? Tra i contenuti speciali della serie “Lie to me”, ovviamente. Le bugie riscontrate partirebbero dal vantarsi di quanto ci si sia divertiti a Natale o Capodanno, passando per quei famosi buoni propositi che però si sa già in partenza di non mantenere (l’intraprendere una dieta, prima fra tutti!), fino ad arrivare alle bugie su quanto si sia speso negli ultimi e recenti saldi. I “bugiardi” avrebbero però anche confessato di esser stati scoperti quasi subito, e a quanto pare non da Cal Lightman  (ndr. protagonista della serie “Lie to me”, esperto di comunicazione non verbale; è impossibile gli sfugga una persona che sta mentendo) . Ennesima dimostrazione che il proverbio, “le bugie hanno le gambe corte”, non sbaglia!

Come Lightman collabora con la polizia per assicurare alla legge delinquenti e disonesti, proprio alla giustizia sembra si sia rivolto un sequestratore del Colorado che, dopo essersi introdotto in una casa e aver tenuto in ostaggio la famiglia che vi abitava, avrebbe denunciato la coppia da lui sequestrata perché fuggita durante un suo momento di distrazione (chiamando così la polizia), violando, sempre secondo il rapitore, l’ “accordo” orale venutosi a stabilire tra le due parti. Alla richiesta di 250.000 euro di risarcimento è stato risposto con arresto e condanna ad 11 anni di carcere. Ma sembra che le stranezze siano appena cominciate.

Se infatti siamo in un mondo in cui si rimprovera spesso ai media di parlare troppo esplicitamente e mostrare immagini sempre più erotizzate, non si può che affrontare il tema dell’educazione sessuale, dei rischi e di una maggiore consapevolezza di come vada vissuta la sessualità. Certo, forse non pensava proprio a questo il giornalista cinese che, qualche mese fa, raccontando gli effetti della tempesta tropicale appena conclusasi, per preservare il microfono dalla battente pioggia ha pensato bene di utilizzare un preservativo. Beh in fondo, lo dice la parola stessa: se il ruolo del profilattico è proteggere da malattie e rapporti a rischio, perché non usarlo per preservare anche una delicata tecnologia dalle intemperie?

A questo punto sembrerebbe quasi ingiusto utilizzare tali riguardi nei confronti di tecnologie inanimate e non estendere la cosa anche al mondo animale: perché escluderlo dalla possibilità di evitare gravidanze sgradite? Eccoci dunque ad affrontare una nuova, originale iniziativa: la pillola contraccettiva da somministrare alle elefantesse. Secondo il biologo che l’ha proposta, quest’idea rivoluzionaria permetterebbe di evitare la sovrappopolazione della specie in Sudafrica, evitando così il conseguente (inevitabile) abbattimento degli elefanti. Insomma un “controllo sulle nascite” molto meno doloroso di quello attuato dal regime cinese nel secolo scorso.

Quindi, una pillola in tutto e per tutto uguale a quella tradizionale utilizzata dalle donne, ma con una semplice, piccola differenza: provate voi a somministrarla a un’elefantessa! Altro che bicchiere d’acqua.. la pillola è sparata sulle compagne degli elefanti con un fucile o direttamente da un elicottero.

Allora.. non pensate anche voi che l’anno nuovo sia iniziato bene?

Cristina P.

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