Ferragosto, una festa in bilico tra santi e (falsi) dei

E anche quest’anno il 15 Agosto si affaccia, con i progetti di picnic, escursioni, giornate al mare (che spesso si trascinano fino alle nottate), esibendosi in una grande riunione di amici o familiari. Una tradizione tutta italiana racchiusa in una giornata di svago, o meglio, di FERIE come suggerisce il nome.

Eh già, perché come la maggior parte delle nostre parole anche questa viene dal latino, da quell’Impero Romano che ha profondamente segnato la nostra storia nazionale. Ripresa dalla Chiesa Cristiana come la festa dell’Assunzione in cielo della Vergine Maria, il Ferragosto si è trasformato nel XX secolo in una vera e propria festa religiosa  durante la quale assistere e partecipare alla Santa Messa o alle varie processioni cittadine.

Ma oggi è ancora così?

Nella maggioranza dei casi, soprattutto tra i ragazzi, sembra che se le nonne o le mamme (le passate generazioni insomma) non parlassero di andare in Chiesa, l’approccio religioso rimarrebbe un ricordo lontano scritto solo sul calendario. Potremmo dunque parlare di un quasi-ritorno all’origine pagana di questa festività.

È in questa visione di “ritorno al passato” che può incuriosire la storia della nascita di questa particolare giornata. Già il nome, come abbiamo infatti precedentemente accennato, deriva dal latino Feriea Agusti tradotto in “riposo d’agosto” che non si distacca evidentemente dalla nostra attuale concezione. Come il nostro “riposo” indica un meritato stacco dal lavoro, per i Romani rappresentava un festeggiamento per la fine dei lavori agricoli, e in questa giornata gli agricoltori ricevevano una mancia dal padrone (l’odierna tredicesima sembra favorire una assonanza?). Questo periodo di festa e di riposo, conosciuto come Consualia, fu ribattezzato Augustalia nel 18 a. C. in onore dell’Imperatore Ottaviano Augusto, in modo che sostanzialmente venisse celebrato  anche lui insieme alle altre divinità. Ma il succo della festa non cambiò: il Senato dichiarò festivo il mese di Agosto, nel corso del quale prendevano vita una serie di celebrazioni, la più importante delle quali dedicata a Diana, dea della maternità. Quando la festa venne votata alla sacralità della religione cristiana anche questa parte venne mantenuta e riadattata: la personificazione della maternità andò a confluire nella figura della vergine Maria, madre del Cristo risorto.

In ogni caso, pur non conoscendo in molti la storia del Ferragosto e dell’Imperatore che istituì questa festa per autocelebrarsi, l’ottavo mese dell’anno è rimasto il periodo di vacanza per eccellenza (basti pensare ai molti negozi e alle attività che rimangono “chiusi per ferie”).

Quindi, in qualsiasi modo lo vediate e lo viviate.. Buon Ferragosto! E buone vacanze!

Cristina P.

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