Le donne del sesto piano

TITOLO ORIGINALE: Les femmes du 6ème ètage

NAZIONE: Francia

GENERE: Commedia

REGIA: Philippe Le Guay

ATTORI: Fabrice Luchini, Sandrine Kiberlain, Natalia Verbeke, Carmen Maura, Lola Dueñas, Berta Ojea, Nuria Solé, Concha Galán, Muriel Solvay, Annie Mercier

Sono gli anni ’60  e a Parigi si respira un’aria nuova. C’è qualcosa di diverso. Si nota, ma non si vede. Jean-Louis Joubert (Fabrice Luchini) è un agente di cambio che vive in una palazzina ereditata dai suoi genitori insieme alla moglie ed i loro figli. La loro domestica si licenzia dopo venti anni di onesto e fedele servizio ed è così che Maria (Natalia Verbeke) viene assunta al suo posto.

Il mondo della rigida famiglia Joubert si scontrerà con quello caparbio e  gioviale delle domestiche spagnole che abitano al sesto piano del suo immobile. Le donne, scappate da una Spagna bigotta e franchista, rivoluzioneranno la vita del signor Louis. Il tentativo del regista è stato quello di mettere in scena una commedia che facesse riflettere su tematiche ancora molto attuali. Da un lato lo scambio interculturale, dall’altro l’ascesa sociale delle donne immigrate. Non meno importante è la funzione del protagonista, il quale impersona l’archetipo dell’uomo cinquantenne in piena crisi di mezza età, ma che scopre la causa della sua insoddisfazione lavorativa e familiare riflettendo sui veri valori della vita. E’ particolare come al sesto piano vengano capovolti i ruoli. Sarà Louis a dover imparare ed accettare le abitudini ed i costumi di quella cultura poco conosciuta. Sarà Louis a studiare la storia politica spagnola per essere considerato uno-di-loro. Sarà Louis, insomma, a scoprire – o forse riscoprire – i valori della <<vera famiglia>>, come lui stesso affermerà.

 Il cinema francese, dunque, ancora una volta riesce ad essere moderno, di denuncia, simpatico e per niente scontato.  Una storia che, trasportata ai giorni nostri, ci ricorda di essere cittadini del mondo e che forse esistono anche ora molti “sesto piano” da scoprire, studiare senza pregiudizi ed avvicinarsi ad essi con la benevolenza del padrone di casa che accoglie volentieri i nuovi arrivati.

Jessica C.

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