In Belgio doppietta Red Bull; Button e Schumacher grandi scalatori; Alonso che peccato!

SPA-FRANCORCHAMP, Belgio – Il ritorno in pista per la Formula Uno dopo le vacanze estive, porta con sè lo spettacolo del Gran Premio del Belgio, da molti considerato il circuito più spettacolare e più entusiasmante del campionato. I piloti di certo non hanno smentito un tale riconoscimento, dando prova di come i mesi estivi non abbiano influito per nulla sulle motivazioni da seguire in vista del Mondiale, giunto alla dodicesima prova. Ciò che fa parlare è il cambio di casco del pluricampione del mondo Michael Schumacher e il nuovo inserimento del giovane Bruno Senna alla Lotus Renault, che dir si voglia fa sempre un certo effetto rivederlo (essendo la copia del mito Ayrton) con i colori nero-dorato della monoposto sulla quale corre, sostituendo il tedesco Hedfeld. Vettel ritrova la vittoria dopo tre gare, avviandosi più che mai verso l’aggiudicazione del campionato 2011 tra piloti; lo segue il compagno di squadra Webber e l’inglese Button, autore di una cavalcata dalla tredicesima posizione. Chi non sa fermarsi mai invece è proprio Schumacher, che partendo dall’ultima posizione si esalta concludendo la gara in quinta posizione dietro la Ferrari di Alonso.

La gara da avvìo allo spettacolo fin dalla prima curva: pessima partenza dell’australiano Webber scavalcato da ben 4 vetture; al contrario ottimo lo spunto di Rosberg, che sopravanzando tutti, si infila dietro la Red Bull di Vettel e lo sorpassa nel rettilineo seguente, prendendosi di forza la prima posizione. Non male la partenza delle due Ferrari, con Massa che si piazza dietro Vettel in terza posizione e Alonso in quinta dietro Hamilton, guadagnando tre posizioni. A far le spese del traffico della solita prima curva è il povero Alguersuari che si ritrova racchiuso dalla Lotus Renault del nuovo arrivato Senna e la Ferrari dello stesso Alonso, rovinandogli il musetto anteriore per costringerlo così al rientro ai box nel giro seguente. Dopo due giri Alonso scavalca l’inglese Hamilton, conquistando la quarta posizione dietro il compagno di squadra Massa; nel frattempo lì davanti Vettel si riprende ciò che è consuetudinariamente suo, ovvero il primo posto ai danni di Rosberg, limitato dalla sua Mercedes. Al quinto giro Alonso scavalca anche Massa, che perde anche la quinta posizione ai danni di Hamilton, ricadendo così al sesto posto. Passano due giri e uno scatenato Alonso scavalca anche Rosberg, portandosi così al secondo posto dietro il giovane tedesco Vettel. La prima sosta ai Box non porta cambiamenti nella classifica dei primi posti; al tredicesimo giro Hamilton, tallonato dal giapponese Kobayashi, non demorde e causa un incidente con il fuoripista dello stesso inglese, costretto così al ritiro e all’entrata della Safety Car in pista. Ripresa la corsa, al diciottesimo giro Vettel si riprende la prima posizione sorpassando Alonso; intanto dalle retrovie inizia a farsi vedere anche Button, che dà inizio ad una rimonta da campioni del mondo, sorpassando uno dietro l’altro piloti come Rosberg, Massa e a tre giri dalla fine lo spagnolo della Ferrari Alonso, guadagnando così il terzo posto sul podio, per l’amarezza dei tifosi del cavallino rampante. Vince così Vettel, seguito dal compagno di squadra Webber e Button a completare il podio; a seguire lo spagnolo Alonso, Schumacher, Rosberg, Sutil, Massa, Petrov, Maldonado, Di Resta, Kobayashi, Senna, Trulli, Kovalainen, Barrichello, D’Ambrosio, Glock e Liuzzi. Ritirati: Perez, Ricciardo, Hamilton, Buemi e Alguersuari.

Classifica Piloti: Vettel (259 pt.), Webber (167 pt.), Alonso (157 pt.), Button (149 pt.), Hamilton (146 pt.), Massa (74 pt.), Rosberg (56 pt.), Schumacher (42 pt.), Petrov (34 pt.), Kobayashi (27 pt.), Sutil (24 pt.), Buemi (12 pt.), Alguersuari (10 pt.), Perez e Di Resta (8 pt.),  Barrichello (4 pt.) e Maldonado (1 pt.).

Classifica Costruttori: Red Bull (426 pt.), Mclaren (295 pt.), Ferrari (231 pt.), Mercedes (98 pt.), Lotus Renault (68 pt.), Sauber (35 pt.), Force India (32 pt.), Toro Rosso (22 pt.), Williams (5 pt.).

 Luca R.

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