Vettel mago della notte a Singapore

Il tedesco ad un passo dal titolo; Ferrari ancora in calo

SINGAPORE – Il campionato di Formula Uno vola in Oriente, precisamente a Singapore dove ha sede il 14° appuntamento del Mondiale comandato decisamente sempre più da una Red Bull imprendibile e da un giovane Vettel galvanizzato dalle prestazioni che la sua vettura offre, senza togliere alcun merito al pilota tedesco. Ciò che caratterizza il circuito cittadino di una delle città più ricche al mondo, è la gara effettuata in notturna a garanzia di un’illuminazione artificiale che permette ottima visibilità ai piloti lungo il tracciato pieno di insidie; ma anche questo non è bastato per poter fermare un insormontabile Vettel che si aggiudica così la sua nona vittoria dall’inizio del campionato; a seguire il pilota inglese della Mclaren, Button, autore di un’ottima gara e probabilmente il più vicino alle prestazioni del giovane tedesco; ultimo gradino del podio va al pacifico Webber, che con la stessa Red Bull non riesce comunque ad essere così efficace come il compagno di squadra.

 Alla partenza a fare la differenza è sempre lo spunto di Alonso, che da quinto si ritrova già terzo alla prima curva, mandando dietro di sè Webber e soprattutto Hamilton, che capitola in 8° posizione subito dietro le due Mercedes di Schumacher e Rosberg, e la Ferrari di Massa. Vettel riesce a mantenere il suo primo posto, tallonato solamente dall’inglese Button, poi seguito da Alonso, Webber e Massa a pochi secondi di distanza.

Al quarto giro inizia il gran lavoro dell’inglese Hamilton, autore di numerosi sorpassi dall’inizio fino alla fine della gara, di certo gratificante per chi dalla tribuna ha pagato un biglietto più che oneroso, visti gli alti prezzi che la Formula Uno ci ha abituati negli ultimi anni: a farne le spese è proprio il pluricampione del mondo Schumacher e successivamente nel giro dopo il compagno di squadra Rosberg, tanto che in sei giri riesce a posizionarsi dietro i migliori che lì davanti fanno la gara.

Al 10° giro Webber sopravanza un incolpevole Alonso, che con la sua Ferrari non troverà mai, lungo l’andare della corsa, un’ottimo equilibrio di gara, a dimostrazione della poca competitività della Ferrari rispetto a Red Bull e Mclaren. Ma a combinarla grossa dopo 13 giri è sempre Hamilton, che ormai giunto sotto gli scarichi di Massa, nel tentar di sorpassarlo dove praticamente è impossibile, con l’ala anteriore, che va in mille pezzi, tocca il posteriore destro del ferrarista, che si trova costretto così a rientrare per la foratura causata dalla Mclaren: “drive through” per Hamilton e sosta ai box per Massa che capitolano entrambi nelle ultime posizioni. Nel frattempo sempre al 13° giro Alonso riesce ad approfittare della sosta ai box di Webber, sopravanzandolo nuovamente e riportandosi così in quinta posizione, mentre lì davanti Vettel e Button corrono facendo gara a sé. Ma tra il ferrarista e i primi due ci sono ancora Di Resta e Perez, non ancora richiamati dai propri meccanici per la loro prima sosta ai box: così al 15° giro Alonso sopravanza Perez e al 19° giro Di Resta, riportandosi in terza posizione, comunque sempre tallonato dalla Red Bull di Webber. Nelle retrovie si intravedono dei piccoli spunti di Massa, che ottiene la sua 12° posizione sopravanzando la Toro Rosso di Buemi, mentre Hamilton guadagna la 14° posizione sopravanzando Kobayashi. Ma non finisce qui: l’inglese è scatenato e un giro dopo l’altro sorpassa prima la Ferrari di Massa e a seguire Barrichello risalendo fino all’11° posizione.

Al 30° giro nel gruppo di testa succede l’imprevisto: Schumacher, dietro Rosberg che sorpassa Perez; per non perdere contatto dal compagno di squadra, da avvìo ad una manovra forse un pò troppo avventata e nel cercar di sopravanzare il pilota della Sauber, calcola male la traiettoria e lo prende in pieno volando con la sua Mercedes (e che rischio!) e andando a piombare addosso le barriere: Safety Car in pista. Così inizia un’altra gara e tutto il vantaggio accumulato da Vettel viene decisamente annullato; come vengono annullati quei 6 secondi che Alonso era riuscito a guadagnare da Webber dopo la seconda sosta ai box: e proprio questo paga lo spagnolo alla ripresa della corsa, dopo tre giri, trovandosi beffato, in mezzo al traffico dei doppiati, da Webber che lo passa troppo facilmente. Intanto Hamilton dietro continua a dare spettacolo e così in tre giri di fila guadagna ben tre posizioni ai danni di Sutil, Rosberg e Di Resta e piombando dietro gli scarichi dello stesso Alonso, a pochi secondi di distanza. Ma l’inglese sa bene che deve rifermarsi per montare l’ultimo set di gomme, difatti al 49° giro ripiomba in 9° posizione, mentre Massa è al 12° posto. Ma Hamilton in 4 giri si riporta ad inseguire Alonso, sopravanzando uno dietro l’altro Perez, Sutil, Rosberg e Di Resta, sempre fermi nelle loro posizioni. La gara trova un ultimo colpo di scena al penultimo giro, quando Alguersuari sbanda all’imbocco del tunnel e lasciando parcheggiata la sua vettura in piena traiettoria: nonostante la pericolosità i giudici di gara preferiscono comunque far proseguire la gare, ovviamente con una notevole esposizione delle bandiere gialle in prossimità della Toro Rosso, non facendo così entrare la Safety Car per un solo giro.

All’ultimo giro Massa riesce a stringere i denti e sorpassare Perez e guadagnare come minimo la nona posizione all’arrivo. La gara resta invariata e vince Vettel, seguito da Button, Webber, Alonso, Hamilton, Di Resta, Rosberg, Sutil, Massa, Perez, Maldonado, Buemi, Barrichello, Kobayashi, Senna, Kovalainen, Petrov, D’Ambrosio, Ricciardo e Liuzzi.

Ritirati: Alguersuari, Trulli, Schumacher e Glock.

Classifica Piloti: Vettel (309 pt.), Button (185 pt.), Alonso (184 pt.), Webber (182 pt.), Hamilton (168 pt.), Massa (84 pt.), Rosberg (62 pt.), Schumacher (52 pt.), Petrov (34 pt.), Sutil (28 pt.), Kobayashi (27 pt.), Di Resta (20 pt.), Alguersuari (16 pt.), Buemi (13 pt.), Perez (9 pt.), Barrichello (4 pt.), Senna (2 pt.) e Maldonado (1 pt.).

Classifica Costruttori: Red Bull (491 pt.), Mclaren (353 pt.), Ferrari (268 pt.), Mercedes (114 pt.), Lotus Renault (70 pt.), Force India (48 pt.), Sauber (36 pt.), Toro Rosso (29 pt.) e Williams (5 p

Luca R.

Foto © Sutton Images. Formula1.com

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