Serie A 38^ giornata: Udinese ai preliminari di Champions. Lazio, Napoli e Inter in Europa League

Juventus – Atalanta: 3 – 1

Nella giornata dell’addio di Alex Del Piero, uno dei più grandi talenti della storia del calcio italiano e soprattutto una delle ultime bandiere universalmente riconosciute, la Juventus batte l’Atalanta per 3 a 1.
Con questo successo i bianconeri chiudono il campionato imbattuti e dimostrano fino alla fine di aver meritato la conquista del titolo. La gara si mette subito in discesa per la Juventus, quando il giovane Marrone al 10’ segna il suo primo gol in serie A, grazie ad un tiro dal limite dell’area. Il grande Del Piero chiude la sua avventura andando in rete al 28’, con un preciso destro da fuori area. Nella ripresa l’evento clou è la sostituzione del capitano, che esce con la standing ovation dei suoi tifosi, che l’attaccante ripaga con un emozionante giro di campo. La partita continua e vede anche il gol dell’Atalanta, con un autorete di Lichtsteiner. Nel finale arriva il terzo gol juventino su rigore, eccezionalmente concesso a Barzagli, che fino a quel momento era stato l’unico calciatore delle Juve a non essere andato in rete in questo campionato.

Milan – Novara: 2 – 1

Giornata degli addii anche in casa Milan, che batte 2 a 1 un Novara sempre presente, che ha onorato il campionato fino all’ultima giornata. Lasciano il Milan i grandi dell’era Ancelotti, quelli con cui i rossoneri conquistarono due Champions League: Nesta, Gattuso, Seedorf ed Inzaghi, oltre a Zambrotta e Van Bommel e Roma. La cronaca della partita inizia con il vantaggio del Novara, grazie al primo gol di Garcia, che sfrutta un rimpallo favorevole e batte Amelia. Il Novara conduce il gioco per tutto il primo tempo, ma nella ripresa c’è un altro Milan. Prima pareggia Flamini con un’incursione in area ed un bel destro sul secondo palo; poi arriva il gol dell’addio di Pippo Inzaghi, che come ai bei tempi riceve un lancio di Seedorf e fredda il portiere Fontana. Tante lacrime e commozione a San Siro.

Fiorentina – Cagliari: 0 – 0

Fiorentina – Cagliari è una partita noiosa e grigia, segnata soprattutto dalle contestazioni dei tifosi viola, delusi dal campionato della squadra. Anche i supporters del Cagliari non saranno contentissimi, soprattutto in virtù della decisione del presidente Cellino di fare disputare le ultime partite casalinghe della squadra a Trieste. Per quanto riguarda la partita, la Fiorentina crea pochissimo, e solo Natali sui calci piazzati e Cerci con azioni personali sembrano provarci. Più convinte sono le avanzate del Cagliari, che comunque non sono ciniche al punto giusto. Da segnalare solamente un’occasione per Ariaudo su calcio d’angolo, nel primo tempo ed una girata di Thiago Ribeiro nella ripresa, che sfiora il palo. Campionato finalmente archiviato per le due squadre .

Cesena – Roma: 2 – 3; Parma – Bologna: 1 – 0

Nel pomeriggio arrivano le vittorie di Roma e Parma, rispettivamente contro Cesena e Bologna.
La Roma saluta il tecnico Luis Enrique con una buona prestazione al Manuzzi, ma anche il Cesena non è stato da meno. I padroni di casa, infatti, giocano un buon primo tempo e passano anche in vantaggio con Del Nero e sfiorando anche il raddoppio. La Roma però reagisce bene e pareggia al 28’ con Bojan. Lamela e De Rossi firmano in pochi minuti il 3 a 1. Il Cesena accorcia le distanze solo allo scadere, con una bella rete dell’ex napoletano Santana. Il pubblico saluta con gli applausi il Cesena, nonostante gli sforzi della società ad inizio campionato prospettassero altri scenari. La Roma conclude la sua stagione travagliata e si appresta ad aprire un nuovo ciclo. L’ennesimo.

Il derby emiliano tra Parma e Bologna vede due formazione in salute. Soprattutto il Parma firma la settima vittoria consecutiva, e questo forse aumenta i rimpianti per un girone d’andata tutt’altro che entusiasmante. I ducali meritano la vittoria, sfoderando una buona performance. Il gol decisivo è di Biabiany al 37’. Da quel momento il Parma ha amministrato il vantaggio senza troppi sforzi. Momento importante è stata la sostituzione di Marco Di Vaio; l’ormai ex capitano del Bologna è uscito tra gli applausi dei suoi tifosi e soprattutto di quelli del Parma, che non hanno dimenticato le giocate dell’attaccante quando vestiva la maglia gialloblu. Lo stesso Di Vaio ha ringraziato sentitamente i suoi ex tifosi parmigiani. Altro addio, quindi, nel calcio italiano, che perde molte delle sue bandiere più significative degli ultimi anni.

Catania – Udinese: 0 – 2; Lazio – Inter: 3 – 1; Napoli – Siena: 2  1

I match serali sentenziano gli ultimi destini delle squadre ancora in corsa per un obiettivo. Alla fine  l’Udinese a guadagnarsi la Champions, vincendo 2 a 0 sul campo del Catania. A nulla sono valsi i successi delle inseguitrici, Lazio e Napoli, contro Inter e Siena. La squadra biancoceleste e quella partenopea finiscono, insieme all’Inter (sesta) in Europa League.

Il Catania viene meno all’ultima partita contro l’organizzatissima Udinese. Al 19’ grandissimo gol di Totò Di Natale, che trascina fino in fondo i friulani nell’Europa che conta: contropiede degli ospiti, l’attaccante salta il portiere in velocità e supera con uno scavino il tentativo estremo di Spolli in spaccata. Al 37’ Catellani viene atterrato in area da Danilo e l’arbitro concede il rigore al Catania. Il rigorista Lodi non c’è, dunque va sul dischetto Gomez, che fallisce calciando al lato: ennesimo rigore sbagliato contro l’Udinese in stagione.
Nella ripresa il Catania non sembra crederci ed offre il raddoppio a Fabbrini al 58’, che spegne le speranze di Napoli e Lazio. Udinese ai preliminari di Champions, quindi, sperando che si riveli all’altezza della massima competizione.

Primo tempo scialbo in Lazio-Inter, fino a quando Ledesma atterra in area Maicon e l’arbitro concede il rigore a Diego Milito; il Principe realizza la sua 24° rete stagionale e finisce al secondo posto nella classifica cannonieri: ben 16 gol per lui nel girone di ritorno, la classe non è acqua. Nel secondo tempo la Lazio ha una reazione veemente. Nei primissimi minuti della ripresa avviene il sorpasso: prima va a segno Kozac di testa e subito dopo c’è il raddoppio di Candreva, che segna di destro dal limite dell’area. L’Inter si scuote ma la Lazio non concede spazi, anzi punisce nuovamente i nerazzurri nel finale con la terza rete di Mauri, che ribadisce in rete dopo una respinta corta di Castellazzi. La Lazio finisce quarta.

Il Napoli batte il Siena per 2 a 1 ma finisce quinto in classifica. La squadra di Mazzarri fa il suo dovere ma le notizie che arrivavano da Catania e da Roma non incoraggiano gli azzurri ed influiscono sul ritmo della partita e la qualità del gioco espresso. Privi del bomber Cavani, i partenopei vanno subito in vantaggio con Dossena, che riceve in area e batte subito in rete di sinistro. Dopo due minuti clamorosa uscita a vuoto di De Sanctis, che regala a Destro il gol del pareggio. Nell’occasione si infortuna Cannavaro, costretto ad uscire. Il Napoli si rimette in sesto e trova il secondo gol ancora con Dossena: avanzata di Hugo Campagnaro, che supera di slancio il suo marcatore e mette in mezzo, il portiere senese non trattiene e Dossena raddoppia. L’evento clou della serata sono i fischi rifilati dagli spalti al Pocho Lavezzi, secondo molti in procinto di lasciare Napoli. Si vive una situazione quasi surreale, con parte dello stadio che lo fischia e parte che lo acclama. A fine gara, il tecnico Mazzarri dribbla le domande su Lavezzi e, giustamente, ricorda a tutti che il Napoli giocherà la finale di Coppa Italia domenica, contro la Juventus.

Genoa – Palermo: 2 – 0; Chievo – Lecce: 1 – 0

La lotta salvezza conferma in serie A il Genoa, che batte in casa (a porte chiuse) il malandato Palermo. Il tutto accade nella ripresa. Gilardino firma il suo sesto gol stagionale, una miseria per uno come lui, al 52’ su assist di Marco Rossi, uno tra i pochi a salvarsi in questa stagione deludente. Il raddoppio arriva da Beppe Sculli, che supera il portiere e mette dentro al 70’. Genoa salvo dunque, ma c’è tanto lavoro da fare. Il presidente Preziosi avrà l’arduo compito di rifondare la società, lo staff tenico ed il parco giocatori, senza però stravolgere completamente l’identità della squadra, errore già commesso ad inizio campionato.

Il risultato di Marassi non influisce sul destino del Lecce, che perde a Verona contro il Chievo per 1 a 0, con il primo gol in serie A del ceco Kamil Vacek. Il Chievo chiude il suo ottimo campionato a 49 punti, anche grazie al lavoro di mister Di Carlo, il cui futuro è ancora incerto.I ragazzi di Cosmi, dal canto loro, non hanno mai creduto alla salvezza durante la gara, e come detto dal capitano Giacomazzi, il loro cammino è stato stroncato dalla sconfitta interna contro la Fiorentina nello scorso turno. Da apprezzare comunque il gesto dei tifosi del Lecce, che hanno sostenuto la squadra fino in fondo, e sicuramente continueranno a farlo anche tra i cadetti.

Classifica finale: Juventus 84; Milan 80; Udinese 64; Lazio 62; Napoli 61; Inter 58; Roma, Parma 56; Bologna 51; Chievo 49; Catania 48; Atalanta, Fiorentina 46; Siena 44; Cagliari, Palermo 43; Genoa 42; Lecce 36; Novara 32; Cesena 22.

Ibrahimovic vince la classifica cannonieri, con 28 reti.

 

Federico P.

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