Nel  primo anticipo del Sabato, la Lazio vince e continua lottare per il 4° posto, anche se le possibilità sono davvero poche. La partita sembra inizialmente equilibrata, 6° minuto Biava porta in vantaggio i biancocelesti, pari del Genoa con Palacio sei minuti dopo. Ma dal 52° al 66° fine dei giochi: Rocchi, e doppio Hernanes. Solo a fine partita Floro Flores limita i danni: Lazio 4, Genoa 2. A “San Siro” standing ovation del Milan davanti ai propri tifosi. Dopo 35 minuti è già 3 a 0 (Robinho 22’, Gattuso 24’, Robinho 35’). Tre minuti dopo il Cagliari firma il “gol della bandiera” con Cossu, ma Seedorf al 77° fa poker: 4 a 1.

La Domenica inizia in maniera blanda, con un 1 a 1 tra Fiorentina e Bologna ormai tranquille e con la testa altrove. Cerci al 20° porta i Viola avanti, pareggia Ramirez al 50°. Di Vaio però sbaglia un calcio di rigore cinque minuti dopo: poteva essere la rete della vittoria. A Bari, il Lecce festeggia la salvezza con un turno di anticipo. Jeda al 51° e Masiello all’80°. Complimenti alla squadra di De Canio. “Clamoroso al Massimino” si diceva, ed anche oggi si può utilizzare questa frase, in accezione positiva. Il Catania domina e dimostra di essere una squadra valida, di aver meritato la salvezza e di essere davvero una corazzata quando gioca davanti al suo pubblico. Una rimonta ai danni della Roma, che passata in vantaggio al 14° con Loria, si vede poi   pareggiare da Berghessio al 78° e poi a perdere matematicamente la corsa Champions con la rete di Gomez al quinto minuto di recupero. Il Cesena batte in casa il  Brescia già retrocesso con il minimo sforzo e risultato, al 59°  Giaccherini firma la rete del definitivo 1 a 0. Al “Bentegodi” di Verona l’Udinese guadagna tre punti che fanno ben guardare in chiave Champions. Adesso ai bianconeri basterà non perdere per confermare il 4° posto, indipendentemente dal risultato della Lazio. Al 28° Isla e al 75° Asamoah: Chievo 0, Udinese 2. Al “Tardini” di Parma i padroni di casa con la rete dell’ex Giovinco, sbattono fuori la Juventus anche dalla “seconda coppa d’Europa”. Gioco inesistente per la squadra di Del Neri, vittoria meritata del Parma. Ma attenzione, la Juve non è ancora matematicamente fuori dal 6° posto, infatti la prossima settimana in caso di vittoria (con il Napoli) e di eventuale (ma improbabile) passo falso della Roma contro la Sampdoria, si vedrebbe immeritatamente qualificata in Europa League, forte dello scontro diretto con i giallorossi. Sampdoria appunto che oggi saluta la Serie A davanti ai propri tifosi e contro un Palermo che nonostante fosse senza motivazioni non poteva nè voleva regalare niente. Miccoli al 45°, poi al 49° il pari della speranza blucerchiata di Biabiany, ma Pinilla all’86° manda la squadra di Genova in serie B.

Il posticipo serale vede in campo allo stadio “San Paolo”, Napoli e Inter. La squadra di Mazzarri vincendo potrebbe riagganciare il secondo posto, ma di fatto l’obiettivo principale è fare almeno un punto per mettere definitivamente in tasca al qualificazione diretta in Champions League. Al 15° minuto Eto’o firma la sua 35^ rete stagionale in neroazzurro, la partita è vivace, ma il vantaggio dell’Inter non arriva neanche alla pausa, infatti sul finire del primo tempo Zuniga firma il definitvo 1 a 1.  Secondo e terzo posto congelati e non più in discussione, e Napoli che ritorna nell’Europa che conta dopo 21 anni. Domenica prossima tutti in campo contemporaneamente alle ore 20:45, per l’ultima di un campionato che vede come unico interesse quel che rimane della lotta per l’ultimo posto Champions tra Udinese e Lazio.

Milan 81 Inter 73 Napoli 69 Udinese 65 Lazio 63 Roma 60 Juventus 57 Palermo 56  Fiorentina 50 Genoa 48 Catania 46 Parma 45 Cagliari 44 Chievo 43 Cesena 43 Bologna 42 Lecce 41 Sampdoria 36 Brescia 31 Bari 21

Foto da  LegaCalcio.it

Vincenzo M.

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