Serie A 34^ giornata: C’è lo scudetto nell’uovo di Pasqua del Milan

Nell’anticipo della 34^ giornata del campionato di serie A la Roma batte in casa il Chievo ormai salvo. Dopo il capitombolo con il Palermo di Delio Rossi gli uomini di Montella tornano alla vittoria con il punteggio di 1 a 0. Risultato che non rispecchia affatto l’andamento della partita. Dopo 4 minuti la Roma è già in vantaggio e la squadra clivense (senza motivazione alcuna) non reagisce permettendo ai giallorossi di creare palle gol su palle gol. Vucinic in piena crisi realizzativa sbaglia un gol fatto e ne manca almeno altri 4 nell’arco della partita, Menez prende un palo e Sardo un’auto-traversa. Nel finale i romanisti temono la beffa che, però, non arriva. Alle 3 si giocano il terzo posto Inter e Lazio a “San Siro”. La lazio parte subito forte trovando rigore ed espulsione del portiere Julio Cesar. Zarate realizza. Poi però l’Inter prende campo e fiducia andando in gol prima con Sneijder alla fine del primo tempo e con Eto’o successivamente ad inizio ripresa. Inter che mette in cassaforte il terzo posto e sorpassa addirittura il Napoli, rimettendosi dietro ai cugini rossoneri. La Lazio in chiave Champions deve ringraziare la vittoria del Parma a Udine. Parma appunto che va subito in vantaggio col redivivo Amauri e controlla la partita. Gioca in 11 contro 10 per almeno 80 minuti e trova, sempre con Amauri, il gol del definitivo 2 a 0 al novantesimo. Un’altra bella partita va in scena al “Renzo Barbera” di Palermo dove i rosa-nero battono un Napoli ormai amareggiato e senza forze. I Napoletani, con la forza della disperazione, trovano un rigore che Cavani realizza. E’ solo un fuoco di paglia che si spegne senza riserbo all’uno-due del Palermo firmato Balzaretti-Bovo, e si spegne proprio come la stagione degli azzurri. La Samp torna alla vittoria dopo quasi 3 mesi imponendosi in casa del fanalino di coda Bari, non senza difficoltà. I liguri, infatti, segnano solo grazie ad un rigore trasformato da Nicola Pozzi. Giaccherini e Malonga firmano la vittoria esterna del Cesena sul campo di un Bologna ormai salvo. Partita valida solo per l’orgoglio quella che si gioca a Cagliari tra due squadre ormai salve e tranquille. I cagliaritani, appunto, e la Fiorentina. Finisce 2 a 1 per i viola. A Genova i rossoblù vincono per 4 a 2 con il Lecce grazie alle doppiette di Palacio e Floro Flores.

Il meglio del primo posticipo di questa 34^ giornata avviene nel secondo tempo. Ripresa intensissima, il Brescia prova in tutti i modi a portare in vantaggio la partita, al 35° l’occasione più ghiotta, Diamanti su calcio di punizione, ma la palla si infrange clamorosamente sulla traversa, Abbiati non ci sarebbe potuto arrivare. Al 37° ancora il Brescia spinge, ma proprio su un’azione d’attacco, il Milan colpisce in contropiede, due contro uno, Cassano e Robinho superano l’ultimo difensore, e il brasiliano mette dentro un gol che vale lo scudetto. I padroni di casa provano  a fare qualcosa, ma il muro rossonero è invalicabile. Brescia 0, Milan 1

Il secondo posticipo vede di fronte allo stadio “Olimpico” di Torino, Juventus e Catania. I bianconeri forti delle sconfitte di Lazio e Udinese e consapevoli dello scontro diretto la prossima settimana proprio con i biancocelesti provano a rimanere in corsa per il treno Champions. I primi minuti di gioco vedono  le squadre studiarsi, si gioca al centrocampo; ma al 18° il primo episodio, fallo di mano difensivo del Catania e rigore per la Juventus, Del Piero: rete. Dopo il gol il match riprende una fase di stallo, il gioco di entrambe le squadre si equivale, ma la Juve sembra avere un uomo in più in campo: il capitano Del Piero, che al minuto 39 firma la sua doppietta su cross di Milos Krasic. Un minuto dopo Gomez colpisce il legno alto della porta difesa da Buffon, è l’ultima azione da segnalare della prima ripresa. Secondo tempo intensissimo e molto divertente, anche se tutto ci si poteva aspettare tranne un finale al cardiopalma. All’81° Gomez riapre la partita. Pochi minuti dopo la Juve ha ben due occasioni per chiudere i giochi, fallite miseramente. Da questo momento in poi è assedio rossoazzurro, si gioca fino al 95° ben due minuti oltre il recupero stabilito. Ultimo tentativo, calcio di punizione da 30 metri che s’infrange sulla barriera, ma l’arbitro vede un fallo di mano di Felipe Melo assolutamente inesistente, ennesima punizione, tempo scaduto, Lodi: rete. Un punto che ne vale tre per il Catania, Juventus che saluta definitivamente la corsa al quarto posto.

Milan 74 Inter 66 Napoli 65 Lazio 60 Udinese 59 Roma 56 Juventus 53 Palermo 50 Fiorentina 46 Genoa 45 Cagliari 44 Bologna 40  Chievo 39 Parma 38 Catania 37 Cesena 37 Sampdoria 35 Lecce 35 Brescia 30 Bari 21

Riccardo R. ( posticipi Vincenzo M. )

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