Serie A 30^ giornata: Stop Milan ne approfitta la Juve che distrugge il Napoli, Stop per Lazio e Udinese

Dopo l’egregia partita fatta dal Milan in Champions contro il Barcellona si torna in campo, match-clou sarà senza dubbio Juventus Napoli e credetemi, anche se di primo aprile ciò non è uno scherzo.

Sabato 31 marzo ore 18:00

Stadio Massimino, Catania

Catania- Milan 1-1

Catania;Carrizo, Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese, Izco, Almiron, Lodi, Gomez, Bergessio

Milan, Abbiati, Antonini, Abate, Mexes, Bonera, Aquilani, Nocerino, Emanuelson, Ambrosini, Ibrahimovic, Robinho

Milan vicino al vantaggio più volte nella prima frazione di gioco, prima all’ 8 con Emanuelson che spara su Carrizo e poi al 17’ col solito Ibra che con un sinistro nell’area piccola esalta la reattività del portiere argentino. Il Catania da par suo aveva iniziato col botto con Bergessio che la 4’ si divora clamorosamente in vantaggio. Al 34’ rossoneri  avanti con Robinho,  il brasiliano scarica su Ibrahimovic, sontuoso lavoro in protezione dello svedese che anticipa Legrottaglie e chiude il dai e vai col brasiliano: destro che si insacca nell’angolino basso, nulla da fare per Carrizo. I siciliani non ci stanno e al 37’ Almiron riceve palla grazie ad un rimpallo e scaglia un destro violento dai 18 metri, Abbiati è battuto ma la traversa lo salva. Al 2’ della ripresa viene annullato giustamente per offside il pareggio degli etnei, il Catania prende vigore e dopo essere andao in due occasioni vicino al pari lo raggiunge al 13’ grazie all’argentino Spolli, traversone dalla sinistra di Gomez Legrottaglie fa da sponda per il numero 3 siciliano che da due metri supera agevolmente Abbiati. Al 20’ l’episodio che sicuramente scatenerà le polemiche nei prossimi giorni. Robihno  supera con un dribling Carrizo e tira a botta sicura ma Marchese salva sulla linea, dai replay sembrerebbe che il pallone abbia interamente varcato la linea. Alla mezzora Mexes svetta di testa sugli sviluppi di un angolo ma Carrizo si supera bloccando sulla linea. Sul finale di partita ancora il numero 1 dei catanesi si supera sul solito Ibra. Pareggio che sta stretto ai rossoneri che possono recriminare sul “gol fantasma”.

Ore 20:45

Stadio Olimpico, Roma

Parma-Lazio 3-1

Parma: Mirante, Lucarelli, Gobbi, Zaccardo, Paletta, Mariga, Valdes, Giovinco, Galloppa, Floccari, Biabiany

Lazio: Marchetti,Dias, Konko. Biava, Radu, Gonzalez, Matuzalem, Mauri, Ledesma, Kozak, Rocchi

Pronti via Parma avanti al 5’ con Mariga che approfitta di un temporaneo blackout della difesa biancoceleste e segna- Al 12’ accade una delle più vecchie  regole del mondo del calcio, il gol dell’ex. Angolo di Giovinco, Marchetti smanaccia ma la palla va a Paletta che sbagliando il tiro serve un pallone d’oro a Floccari che di testa insacca per il raddoppio degli emiliani. La Lazio è fuori dal gioco e come cigliegina sulla torta si fa male Dias, per lui si paventa un mese di stop, al suo posto entra Scaloni ed + prorpio l’esterno argentino a riaprile la partita con un tiro deviato al 37’.Al 40’ azione pericolosa del Parma che con un colpo di testa di Galloppa sfiora il tris. Secondo tempo identico al primo, molto Parma e Lazio assente con i padroni di casa che sfiorano il tri in diverse occasioni ma vengono stoppati da uno straordinario Marchetti. Al 17’ si parla ancora di blackout solo che questa volta non si tratta di disattenzioni  difensive ma è un vero e proprio sbalzo di corrente che blocca la partita per 5 minuti. Il gioco riparte e Kozak impegna Mirante di testa,passano 2 minuti e la legge degli ex si conferma per la seconda volta. Punizione di Giovinco, Floccari sbuca dalle retrovie e fa doppietta, come nel precedente gol non esulta. Partita dal risultato giusto che punisce una Lazio evanescente e premia un Parma in stato di grazia!!

Domenica 01 aprile ore 12:30

Roma-Novara 5-2

Roma; Stekelenburg, Kjaer, Jose Angel, Gago, Maquinho, Taddei, Simplicio, De Rossi, Osvaldo, Bojan, Totti

Novara; Ujkani, Gemiti, Morganella, Lisuzzo, Paci, Garcia, Pesce, Jensen, Porcari, Caracciolo, Jeda

In pieno clima “pesce d’aprile” Novara in vantaggio al 17′ grazie a Caracciolo, cross di jensen dalla sinistra e “l’airone” colpisce di testa. La palla prende una strana traiettore che dopo aver colpito il palo entra in rete. Al 24′ pareggio giallorosso col primo gol italiano di Marquinho, traversone di Osvaldo e il brasiliano sigla il pareggio…di testa. Al 35′ risultato ribaltato,angolo per la Roma e Osvaldo supera senza problema le marcature della difesa piemontese e supera Ujkani ancora una volta di testa, dopo due minuti Osvaldo coglie una traversa con un preciso colpo di testa mentre sul finire di tempo  Porcari batte una punizione che raggiunge Lisuzzo il quale ha l’occasione per il pareggio ma la sua schiacciata di testa viene agevolmente bloccata da Stelenburg.  In apertura di secondo tempo il Novara ha due nitide occasioni per giungere al pari ma le spreca entrambe, chi troppo spreca spesso viene punito ed infatti al 10′ Simplicio complice alla deviazione di un difensore fa 3a1.Al quarto d’ora arriva il poker romanista col golo di Bojan, il catalano entra in area e con un preciso sinistro supera Fontana, subentrato al secondo minuto a Ujkani. I padroni di casa abbassano il ritmo e al 33′ Morimoto superando in uscita Stekelenburg accorcia le distanze per gli azzurri di Piemonte. Ultimi minuti di marca romanista che prima esaltano Fontana con un tiro dal limite di Marquinho poi al 47′ fanno pokerissimo con Lamela. Vittoria importantissima della Roma che complice la sconfitta dei cugini della Lazio si avvicina alla zona Champions.

Ore 15:00

Stadio Dall’Ara, Bologna

Bologna-Palermo 1-3

Bologna: Gillet, Cherubini, Soorensen, Portanova, Morleo, Pulzetti, Krhin, Taider, Diamanti, Ramirez, Di Vaio

Palermo: Viviano, Mantovani, Labrin, Munoz,Pisano, Migliaccio, Ilicic,Barreto, Donati, Aguirregaray, Hernandez

Primo tempo noioso e senza particolari emozioni, la partita si fa viva negli ultimi 15 minuti quando le due squadre hanno una occasione per parte. Seconda frazione più viva. Rossoblu avanti al 6′ cross di Pulzetti e dal nulla sbuca Sorensen che con un diagonale destro fulmina Viviano.  Hernandez vicino al pari al 22′ ma il pallone va di poco fuori, il pareggio comunque sembra vicino e difatti al 24′ punizione di Donati che capita dalle parti di Budan, il pallone sembra colpire l’attaccante croato e si infila in rete. Alla mezzora vantaggio Palermo con Hernandez furbo e svelto a sfruttare un pallone casualmente capitato sui suoi piedi. Al 41′ Ilicic fa 3a1, dopo volata senza freni Hernandez serve per lo sloveno che anticipa Gillet e sigla il gol che chiude definitivamente la partita.

Stadio Sant’Elia,Cagliari

Cagliari- Atalanta 2-0

Cagliari: Agazzi, Agostini, Canini , Ariaudo, Pisano, Cossu, Nainggolan, Conti, Ekdal, Pinilla, Thiago Ribeiro

Atalanta: Consigli, Stendardo, Raimondi, Manfredini, Peluso, Cigarini, Carmona, Schelotto, Moralez, Tiribocchi, Gabbiadini

Sardi avanti al 11′ con Conti, splendida punizione dai 23 metri che lascia di stucco Consigli. Bergamaschi vicini al pari poco dopo ma la spaccata di Tiribocchi esce fuori di poco, al 19′ Ribeiro da posizione invidiabile spara clamorosamente fuori, Atalanta ancora pericolosa al 31′ con Manfredini che devia una punizione di Cigarini ma la sfera finisce fuori. Il primo tempo si chiude con Conti che su punizione impegna Consigli. Ripresa che vede il rossoblu chiudere la partita al 10′ con Pinilla che riceve la sfera dopo una folata offensiva di Ribeiro. La partita sostanzialmente finisce qui, un Cagliari che conquista 3 punti sostanzialmente grazie alle due cere e uniche occasioni da gol, l’Atalanta oggi è parsa spenta e senza idee, ci si chiede che fine abbia fatto la squadra che ha incantato con il suo gioco e che deve la posizione in classifica solo ai 6 punti di penalizzazione.

Stadio Artemio Franchi, Firenze

Fiorentina-Chievo 1-2

Fiorentina: Boruc; Cassani, Pasqual, Natali, Gamberini, Vargas, Behrami, Montolivo, Marchionni, Amauri, Jovetic

Chievo: Sorrentino, Dramè, Frey, Dainelli, Cesar, Cruzado, Rigoni, Cruzado, Bradley, Pellissier, Paloschi

Nei primi 10 minuti sia Fiorentina sia Chievo vicini al vantaggio ma entrambe le conclusioni si spengono sul fondo. Ospiti avanti al 24′ con Pellissier, Natali impazzisce e serve all’indietro verso Boruc, Pellissier intercetta e una volta superato il portiere polacco segna a porta ormai sguarnita. Sul finire di tempo i clivensi vicini al raddoppio ma la botta di Pellissier prende un effetto strano e finisce fuori. Inizio ripresa e Cruzado sfiora il palo, chievo sempre più padrone del campo. La Fiorentina non ci sta e si sveglia, mette pressione ai veneti e al 26′ ottiene un calcio di punizione, va Ljajlic che supera con una parabola precisissima Sorrentino. I Viola prendono coraggio e spingono alla ricerca del gol che varrebbe tre punti, Cassani serve Jovetic il cui tiro però finisce sopra alla traversa. Al 36′ Chirvo vicinissimo al nuovo vantaggio Pellissier fa partire n gran tiro dai 15 metri ma Boruc devia in angolo, al 43′ la paura si materializza in curva Fiesole, Paloschi ruba palla a Pasqual che la mette in mezzo con un cross basso che Rigoni ribadisce in rete per il 2a1 finale.

Stadio San Siro, Milano

Inter-Genoa 5-4

Inter: Julio Cesar, Lucio, Samuel, Chivu, Poli, Cambiasso, Zanetti, Stankovic, Forlan, Zarate, Milito

Genoa: Frey, Kaladze, Moretti, De Carvalho, Belluschi, Veloso, Mesto, Biondini, Palacio,Gilardino, Sculli

La prima partita dell’era Stramaccioni si apre bene per l’Inter che non solo passa in vantaggio ma lo fa addirittura col “Principe”Milito che di testa segna su cross di Forlan precedentemente servito da Zarate. Passano meno di 10 minuti e Milito fa 2a0 stavolta imbeccato da Samuel, anche sta volta per rispetto dei suoi ex tifosi l’attaccante non esulta. Al 38′ angolo per i nerazzurri e Samuel fa tris con una precisa spaccata al volo che supera Frey,al terzo di recupero il Genoa con Moretti accorcia le deistanze. Secondo tempo all’altezza del primo, primi minuti però piatti ma ci pensa Palacio al 14′ a far tremare San Siro, rigore per i genoani e 3a2 e partita riaperta. L’Inter riprende le redini della gara e  al 29′ Zarate torna per un giorno quello del primo anno alla Lazio, si sposta sulla sinistra e fa partire un destro a giro che supera Frey per il 4a2, le emozioni non finiscono però Julio Ceasar atterra Palacio in area, rigore per i luguri e espulsione per il portiere interista. Dal dischetto Gilardino non sbaglia, è 4a3. Al 40′  Belluschi atterra in area Guarin, espulsione e rigore, Milito non sbaglia e siamo 5 a 3. La partita si chiude al 44′ quando Lucio mette giù in area Sculli per un nuovo calcio di rigore, dal dischetto ancora Gilardino per il 5 a 4 conclusivo-

Stadio Via Del Mare, Lecce

Lecce- Cesena 0-0

Lecce: Benassi, Oddo, Cuardado, Brivio, Tomovic, Miglionico, Blasi, Giacomazzi, Delvecchio, Di Michele Muriel

Cesena: Antonioli, Comotto, Moras, Von Bergen, Pudil, Arrignoni, Martihno, Colucci, Santana, Malonga, Mutu

Unico 0a0 di giornata ma che ha regalato emozioni. Si inizia all’11 con il palo colto da Delvecchio, il Lecce spinge ancora e sfiora nuovamente il vantaggio  al 28′ con Antonioli miracoloso su Cuadrado. I romagnoli si fanno vivi poco dopo con un Bel tiro di Malonga respinto da Benassi, Fine tempo di stampo salentino con tre azioni pericolose nel giro di tre minuti. Secondo tempo che vede il  Cesena vicino al gol al 19 con Colucci,     che fa partire un bolide da fuori che esce di pochissimo. I salentini sembrano avere i primi sintomi di stanchezza e allora ne approfittano i romagnoli che provano in più occasioni di passare ma la porta sembra stregata, al 40′ un boato scuote il Via Del Mare, a Firenze il Chievo passa in vantaggio, il pubblico cerca di spingere la palla in rete ma non c’è nulla da fare. 0 a 0  e tutti a casa.

Stadio Artemio Franchi, Siena

Siena – Udinese 1-0

Siena: Pegolo, Rossettini, Contini, Del Grosso, Terzi,Giorgi, Vergassola, Gazzi, Destro, Brienza, Larrondo

Udinese: Handanovic, Armero, Danilo, Coda, Domizzi, Pereyra, Pazienza, Fabbrini, Asamoah, Pinzi, Di Natale.

Decisamente più Siena che Udinese nella prima frazione di gioco, toscani vicini al gol in più occasioni con Destro che al 10′ coglie un palo a Handanovic battuto e con Gazzi che mette al lato da pochissimi  passi. I friulani hanno la loro unica occasione al 46′  ma la punizione di Di Natale. Secondo tempo che vede Di Natale cogliere il palo al sesto. Siena in vantaggio al 26′ con Destro che riceve un pallone da Gazzi e segna da pochi passi. Udinese vicinissimi al pareggio dopo 2 minuti, Di Natale gira in rete ma Pegolo si supera pallone sulla testa de Torje che però manda fuori. La partita vive di stanca fino al 45′ quando i senesi vanno ad un passo dal 2a0. L’Udinese perde l’occasione di agganciare la Lazio al terzo posto, il Siena sale a quota 36-

Ore 20:45

Juventus Stadium, Torino

Juventus-Napoli 3-0

Juventus:Buffon, De Ceglie, Licthsteiner, Bonucci, Chiellini, Barzagli, Pirlo, Vidal, Marchisio, Borriello, Vucinic

Napoli: De Sanctis. Aronica, Cannavaro, Campagnaro, Inler, Maggio, Hamsik, Zuniga, Cavani, Lavezzi

Finalmente la partita del giorno va in scena. Primo tempo equilibrato  ma con la Juve cha sembra avere una marcia in più visto che la maggior parte della occasioni da rete son o della squadra di Conte- La più nitida èiù la zuccata di Vidal che esci di poco fuori. Seconda frazione che si apre con il vantaggio dei bianconeri, Azione confusa in area, chiusa da Vucinic: 10 metri, tiro, sulla traiettoria con il ginocchio va Bonucci, deviazione decisiva e rete alla sinistra di De Sanctis. Bianconeri meritatamente avanti. Juve a tutto campo con gli azzurri di Mazzarri che non riescono a bloccare le folate offensive dei piemontesi che al 30′ raddoppiano con una magia di Vidal, il centrocampista entra in area e dopo una azione ipnotizzante fa partire un terrificante sinistro che supera De Senctis. Pronti via e il Napoli perde nuovamente palla, Vucinic vede il portiere azzurro fuori dai pali e tenta il gol della domenica ma la sfera finisce fuori.  I partenopei fanno entrare Pandev nella speranza di riaprire la gara ma al 40′ arriva il tris, il neo entrato Del Piero tocca il primo pallone servendo Quagliarella che con destro potentissimo supera per la terza volta il portiere napoletano. Finisce così una gara che ha visto la Juventus  dominare la gara in lungo e in largo andare a meno 2 dal Milan capolista e un Napoli troppo brutto per essere vero che vede allontanarsi la zona Champions.

Un personalissimo ricordo va ad un giocatore che ha significato moltissimo per generazioni di amanti del calcio in particolare dai tifosi della Lazio, oggi si è spento Giorgio Chinaglia e purtroppo non si tratta di un Pesce d’aprile.

Classifica: Milan 64; Juventus 62; Lazio 51; Napoli, Udinese 48;Roma 47; Inter 44; Catania 43; Palermo, Chievo 39; Atalanta*, Cagliari 37; Siena, Bologna 36; Parma 35; Genoa 34; Fiorentina 33; Lecce 28; Novara 24, Cesena 19

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Foto LaPresse

Luigi A.

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