Quando Expo ti accarezza, vuole l’anima – Una storia vera

Expo2015INPS ha recentemente inviato una e-mail a molti ultrassesantacinquenni che recita indicativamente così:

Grazie ad una collaborazione con EXPO Milano,  si offre un biglietto omaggio per visitare l’esposizione universale nel mese di Agosto. L’iniziativa è rivolta alle persone con pensione o imponibile previdenziale inferiore ai 10.000€ nell’anno 2014. Per raggiungere Milano, inoltre, Trenitalia offrirà uno sconto del 50% sulle normali tariffe.

Per ricevere un messaggio di questo tipo, il pensionato in questione si è precedentemente registrato al sito dell’agenzia per la previdenza sociale, richiedendo il codice pin, tale richiesta però non coincide sempre alla reale capacità e dimestichezza di un ultrasessantacinquenne di utilizzare mouse tastiera e mail, e di solito gli indirizzi sono creati ad hoc, magari da amici, figli o parenti, per completare i dati richiesti, per poi non essere mai più utilizzati, di conseguenza una buona parte di queste missive andrà perso. Quindi la notizia potrebbe essere sfuggita a molti.

Appare abbastanza scontato che il messaggio viene inviato senza tenere conto del tipo di pensione, perciò un invalido al 100% non deambulante, potrebbe anche sentirsi preso in giro, visto che l’eventuale “promozione” non è estesa all’accompagnatore o per lo meno sul sito ufficiale, non ci sono riferimenti in tal senso.

Dopo tre mesi dall’inizio ufficiale della “fiera che nutre il pianeta” avvenuta lo scorso 1 Maggio, la politicizzazione dell’evento è arrivata alle stelle, al punto di invitare quante più persone possibili, anche gratuitamente (spesso anche le università hanno iniziative simili) pur di portarle a visionare questo trionfo delle multinazionali, dello spreco di denaro pubblico, dell’arricchimento delle lobby, della speculazione edilizia, del cibo spazzatura e, dopo il 31 Ottobre, dell’abbandono delle infrastrutture.

Non bisogna essere Einstein per comprendere che la natura di questo avvenimento non ha nessun tipo di collegamento con i buoni alimenti, con il futuro del pianeta, con l’accesso al cibo alle popolazioni povere, altrimenti non si spiegherebbero partner ufficiali come McDonalds e CocaCola, (solo per fare gli esempi più eclatanti) realizzatori di cibi e bevande tra le più scadenti al mondo, responsabili di inquinamento globale, sfruttamento di allevamenti intensivi e di marketing fraudolento.

Queste sono certezze davanti agli occhi di tutti, e non rivelazioni alla Wiki-Leaks. Eppure tanta gente, tantissimi giovani, si dichiarano entusiasti di questa iniziativa, ricca di fascino e tecnologia. Evidentemente il lavaggio di massa dei cervelli è  ormai a livelli dai quali difficilmente si tornerà indietro.

Una fiera che parla del buon cibo dovrebbe incentivare le colture biologiche ed eco-sostenibili, di ortaggi frutta e verdura. Queste iniziative dovrebbero poi essere esportate nei paesi poveri, visto che le produzioni di cibo, vegetale o animale che sia, nei paesi occidentali è 8 volte superiore al fabbisogno giornaliero, generando spreco, mentre nei paesi cosiddetti “arretrati” si muore ancora di fame.

Bisogna riscoprire la bellezza del comprendere oltre ciò che si trova di fronte ai nostri occhi, in modo tale da capire davvero cosa è giusto e cosa non lo è, perchè quando il diav…ops, Expo ci accarezza, vuole l’anima.

Vincenzo M.

Ti è piaciuto quest’ articolo? Clicca “Mi piace” sul box a destra o condividilo nel tuo Social Network preferito!

Volete scriverci? Utilizzate il modulo “Contattaci” !

Condividi sul tuo Social Network preferito!

One Response to Quando Expo ti accarezza, vuole l’anima – Una storia vera

  1. Fabiola ha detto:

    I controlli, laddove ci fossero, sono estremamente lenti e soprattutto facilmente evitabili. Gli uffici marketing delle aziende ne sono a conoscenza e non si pongono il problema perché, laddove non riuscissero ad evitare i controlli, saranno ben felici di pagare una multa, che sarà di gran lunga inferiore ai guadagni che i loro spot avranno loro portato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.