Alonso difende il possibile; Schumacher da vecchi tempi.

MONZA, Italia – Il tredicesimo appuntamento del campionato di Formula Uno prevede lo sbarco in Italia, precisamente nello storico quanto veloce circuito di Monza, terra di casa per la rossa Ferrari, accompagnata da una folla di tifosi sugli spalti nonostante l’anno difficile che la scuderia di Maranello sta vivendo, a vantaggio di una Red Bull insormontabile nelle sue prestazioni.

Red Bull che mette la sua firma, per la prima volta nella storia, proprio a Monza dove non ha vinto mai e lo fa con il suo beniamino giovane tedesco Vettel, guadagnando Pole, Giro veloce e vittoria in gara; Button sale sul secondo gradino del podio accompagnato dal Ferrarista Fernando Alonso, regalando quel minimo che poteva farsi, al caloroso pubblico di casa: un terzo posto di consolazione è sicuramente l’ammissione di quanto la Ferrari sia stata inferiore quest’anno, anche nei confronti di una Mclaren decisamente in crescita.

La partenza è una carica di emozioni, caratterizzata da un grande spunto dello spagnolo Alonso, che dalla quarta posizione supera tutti sulla destra, balzando al primo posto, davanti Vettel  e Hamilton; a seguire il tedesco Schumacher, autore anch’egli di una strepitosa partenza, tallonato dal brasiliano Massa e Webber. Nelle retrovie Liuzzi sbanda clamorosamente, andando sull’erba e scivolando per circa una ventina di metri per poi rientrare in pista centrando in pieno gli incolpevoli Petrov e Rosberg: gara finita per loro e ingresso della Safety Car.

A gara ripresa il primo spunto è di Vettel, che con una macchina decisamente superiore prende la scia della Ferrari sorpassandola senza troppi problemi e riprendendosi la prima posizione, persa alla partenza. Webber tentando il sorpasso su Massa finisce per tamponarlo, causando il testa-coda del brasiliano e la rottura della propria ala anteriore, che lo porterà in qualche curva successiva all’uscita fuoripista dell’australiano,  dicendo così addio al Gran premio d’Italia.

Al 13° giro il duello tra Schumacher e Hamilton è uno spettacolo d’altri tempi per il tedesco pluricampione del mondo: sorpassi e controsorpassi tra i due, con la difficoltà dell’inglese di sopravanzarlo, per una sorprendente velocità della Mercedes sul rettifilo. Mercedes che resiste fino al 16° giro, dove Button, approfittando del duello tra i due, li sorpassa entrambi, andando così a guadagnare la terza posizione alla ricerca di Alonso, al secondo posto qualche secondo più avanti. Solo al 28° giro, dopo le prime soste ai box, che non cambiano la situazione lì davanti, Hamilton riesce a sopravanzare il tedesco Schumacher, prendendo di forza la quarta posizione, alle spalle del compagno di squadra. Al 36° giro, Button recupera Alonso e lo sorpassa guadagnando la seconda posizione e mandando sull’ultimo gradino del podio l’impotente spagnolo, con una Ferrari di certo non al top delle prestazioni: Ferrari che riesce a difendersi dallo sprint finale di un arrembante Hamilton, che alla fine si accontenta di un semplice quarto posto.

Vince così Vettel, autore di una gara solitaria dal sorpasso di Alonso fino al termine della corsa; a seguire l’inglese Button e lo spagnolo Alonso; dietro Hamilton, Schumacher, Massa, Alguersuari, Di Resta, Senna Buemi, Maldonado, Barrichello, Kovalainen, Trulli, Glock e Ricciardo. Ritirati: Liuzzi, Roberg, Petrov, D’Ambrosio, Webber, Sutil, Kobayashi e Perez.

Classifica Piloti: Vettel (284 pt.), Alonso (172 pt.), Button (167 pt.), Webber (167 pt.), Hamilton (158 pt.), Massa (82 pt.), Rosberg (56 pt.), Schumacher (52 pt.), Petrov (34 pt.), Kobayashi (27 pt.), Sutil (24 pt.), Alguersari (16 pt.), Buemi (13 pt.), Di Resta (12 pt.), Perez (8 pt.), Barrichello (4 pt.), Senna (2 pt.) e Maldonado (1 pt.).

Classifica Costruttori: Red Bull (451 pt.), Mclaren (325 pt.), Ferrari (254 pt.), Mercedes (108 pt.), Lotus Renault (70 pt.), Force India (36 pt.), Sauber (35 pt.), Toro Rosso (29 pt.), Williams (5 pt.).

Luca R.

Foto © Sutton Images. Formula1.com

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