Interlagos è il dono per Webber

Vettel concede la prima vittoria al compagno di squadra; Alonso chiude una stagione pessima da campione.

 San Paolo, Brasile. È l’ultimo appuntamento con il Campionato di Formula Uno 2011, che chiude in Brasile nello storico circuito di Interlagos, patria dei brasiliani Massa, Barrichello e Senna (il nipote). E come non ricordare allora il grandioso Ayrton Senna, celebrato e onorato come l’eroe di casa, a lui dedicata la prima doppia curva ad “S” subito topo il traguardo, proprio come l’iniziale del suo celebre nome.

Il campionato 2011, che ormai ha visto trionfare Vettel e tutta la Red Bull sia nella classifica “piloti” che “costruttori”, termina proprio con la doppietta di Webber e Vettel in testa per tutta la gara, ad indicare la sintesi complessiva di un’intera stagione che ha visto solo ed esclusivamente lo stradominio Red Bull in tutti i settori e in tutte le circostanze, senza alcuna voce in capitolo né per Mclaren né per Ferrari, eterne rivali del mondo della Formula Uno. Al terzo posto sale Button, probabilmente l’unico pilota che, in alcune occasioni insieme ad Alonso ed Hamilton, sia riuscito a contrastare chi lassù ha comandato fin dall’inizio.

Alla partenza i due della Red Bull lì davanti partono a meraviglia, e non trovano minacce da chi segue da dietro: non è così per Hamilton che viene sopravanzato da un ottimo Alonso, sempre capace in partenza di trovare il guizzo giusto per guadagnare posizioni. Anche Massa, partito da settimo, riesce a passare Rosberg e mettersi dietro la Mclaren di Hamilton; ma è proprio Button, invece che lì davanti in terza posizione fa un po’ da tappo ad Alonso e Hamilton che seguono, finchè lo stesso ferrarista all’11 giro, con un gran bella manovra all’esterno, riesce a sopravanzarlo e prendersi la terza posizione.

In precedenza, al 2° giro Schumacher sopravanza Di Resta, dopo che quest’ultimo lo aveva passato proprio il giro prima alla partenza; lo stesso Schumacher qualche giro più tardi, precisamente il 10°, nel tentativo di sorpassare Senna, i due arrivano al contatto, con il danneggiamento dell’ala anteriore per il brasiliano, e foratura per la posteriore sinistra per il tedesco pluricampione del mondo: al 18° giro lo stesso Senna verrà penalizzato con un “Drive Through” per l’incidente provocato.

Dopo il primo valzer dei pit stop, Massa al 21° giro, che non si è ancora fermato, subisce il sorpasso di Vettel, che si riprende così la prima posizione: il brasiliano entrerà due giri più tardi, ricadendo così al sesto posto.

Tra il 25° e il 30° giro, a Vettel, via radio, viene comunicato un problema al cambio: problema alquanto misterioso, viste comunque le ottime prestazioni al giro; fatto stà che al 30° giro lascia passare Webber che inseguiva in seconda posizione, lasciando così ogni vaga interpretazione sul motivo per cui la Red Bull abbia voluto regalare la vittoria a Webber (probabilmente un tentativo di sorpassare Button nella classifica “piloti”)

Al 45° giro Massa è tallonato da Button ed Hamilton, capitolati alle spalle del brasiliano per essersi già fermati: e se Button riesce facilmente a sopravanzarlo, lo stesso non dicasi per Hamilton, costretto alla fine a rientrare ai box e montare definitivamente le gomme “medie”; ma nel giro dopo lo stesso Massa, dopo essere rientrato ai box, fuoriesce ancora davanti all’inglese della Mclaren, facendo nascere uno dei duelli più eccitanti della stagione, avvenuta a più riprese nel corso delle gare. Questa volta, però, Hamilton è costretto a fermarsi a causa (anche lui) di un problema al cambio e così gara finita per lui.

Al 51° giro, un’ottima prestazione di Sutil con la Force India, gli permette di sorpassare Rosberg e guadagnarsi la sesta posizione; nei posti più alti invece, Button, avvicinatosi molto ad Alonso, in piena difficoltà dopo aver montato le gomme medie, non performanti come le “soft”, riesce a sorpassarlo, vendicandosi dei giri iniziali, e guadagnando il terzo gradino del podio, oltre ad aver provocato la caduta anche dal podio virtuale della classifica “piloti”, così sopravanzato da Webber.

Proprio perché è l’australiano che alla fine è vincitore della gara, seguito dal buono Vettel, e l’inglese Button: a seguire Alonso, Massa, Sutil, Rosberg, Di Resta, Kobayashi, Petrov, Alguersuari, Buemi, Perez, Barrichello, Schumacher, Kovalainen, Senna, Trulli, D’Ambrosio e Ricciardo. Ritirati: Liuzzi, Hamilton, Maldonado e Glock.

Classifica definitiva dei Piloti di Formula Uno: Vettel (392 pt.), Button (270 pt.), Webber (258 pt.), Alonso (257 pt.), Hamilton (227 pt.), Massa (118 pt.), Rosberg (89 pt.), Schumacher (76 pt.), Sutil (42 pt.), Heidfeld (34 pt.)(ritirato), Kobayashi (30 pt.), Di Resta (27 pt.), Alguersuari (26 pt.), Buemi (15 pt.), Perez (14 pt.), Barrichello (4 pt.), Senna (2 pt.), Maldonado (1 pt.).

Classifica definitiva Costruttori di Formula Uno: Red Bull (650 pt.), Mclaren (497 pt.), Ferrari (375 pt.), Mercedes (165 pt.), Lotus Renault (73 pt.), Force India (69 pt.), Sauber (44 pt.), Toro Rosso (41 pt.), Williams (5 pt.).

Foto LaPresse

Luca R.

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