Il Danubio d’Argento per Button

Sfiorata la doppietta Mclaren: Hamilton e Webber sbagliano strategia; Vettel e Alonso seguono Button

BUDAPEST, Ungheria – Undicesima ed ultima tappa per il Mondiale di Formula Uno prima delle vacanze estive, che si disputa a Budapest nel circuito dell’Hungaroring: ci si aspettavano delle temperature un pò più miti rispetto a Silverstone e al Nurburgring, e invece la pioggia è stata, se non la protagonista, di certo l’elemento determinante che ha caratterizzato la gara. Alla fine vince Button, che si conferma pilota di estrema pazienza e stratega ragionevole, a dispetto del suo compagno di squadra Hamilton, molto più impulsivo e istiintivo: sarebbe potuta essere doppietta Mclaren, se l’azzardo tentato proprio da quest’ultimo non si fosse rivelato alla fine dei conti, una mossa più che superflua, così come per Webber. Vettel non si allontana di molto dai primi posti, nonostante ora siano ben tre le gare consecutive sulle quali non vede la vittoria: una seconda posizione che permette al tedesco di allontanarsi dalla classifica generale dai rispettivi inseguitori; tra questi c’è proprio Alonso, che se per “terzo” s’intende l’ultimo gradino del podio, in realtà per come sembrava essersi messa la gara, appare molto più una vittoria, nonostante i 10 punti in meno guadagnati: di certo ringraziamenti per Hamilton e Webber.

La gara inizia con pista bagnata e dunque obbligo di montare le gomme intermedie: parte bene Vettel, un pò meno Hamilton che si vede subito insidiato dal compagno Button, che non riesce comunque a conquistare la posizione sull’altro inglese; non ottime le partenze per i Ferraristi: Massa perde ben tre posizioni a vantaggio di Rosberg e Schumacher e dello stesso Alonso che si porta avanti; uguale per Webber che si accoda al brasiliano.

Ma al primo giro, senza indugio, Alonso capisce quale è il limite della Mercedes che gli sta davanti e passa facilmente il tedesco pluricampione del mondo Schumacher; qualche giro più tardi accade la stessa cosa ai danni dell’altro pilota della Mercedes Rosberg, che però si riprende la posizione proprio per un erroraccio dello spagnolo, probabilmente molto frettoloso di recuperare lo svantaggio verso i primi; posizione subito recuperata al 9° giro con il nuovo sorpasso sempre su Rosberg. Al 13° giro la pista inizia ad asciugarsi e lì davanti Hamilton, Vettel, che nel frattempo è stato sopravanzato dall’inglese e Alonso decidono di rientrare e montare le gomme da asciutto.

Al 14° anche Button sorpassa Vettel, mentre un pò più indietro è Webber a sopravanzare Alonso, con le gomme ancora non in temperatura. Dopo i primi rientri ai box le due Mclaren conducono la gara, con Hamilton davanti a Button, e a seguire le due Red Bull con Vettel davanti a Webber, tallonato da Alonso. Colpo di scena al 25° giro con la vettura Lotus Renault di Heidfeld che prende fuoco all’uscita dai box, ed un gesto atletico del tedesco con il quale fuoriesce dall’abitacolo evitando la tragedia. Al 34° Massa sorpassa Rosberg e a seguire Kobayashi, portandosi in sesta posizione. In tre giri Alonso prima sopravanza Webber, grazie alla fermata ai box, e poi Vettel, che avendo gomme più fresche riesce comunque a ripassarlo qualche giro più tardi. E’ invece al 47° giro che una lieve pioggerella inizia a cadere sul circuito, tanto che a farne le prime spese è proprio Hamilton, che sbandando consente a Button di duellare per la prima posizione: duello che si protrae per un paio di giri, con veri e propri sorpassi e controsorpassi tra i due inglesi decisi a non mollare o regalare nulla all’altro; Hamilton lascia la testa della corsa, però qualche giro più tardi perchè costretto a rientrare per il cambio gomme: decisione sbagliata, tuttavia, quella di montare le intermedie, come fa lo stesso Webber e gara rovinata per entrambi, costretti poi negli ultimi giri a rientrare per montare le “soft”; per non parlare del “drive through” inflitto all’inglese per una manovra azzardata dopo un testa-coda in pista. Al 54° così Alonso sorpassa agevolmente la Mclaren di Hamilton, andando a prendersi il virtuale podio con la terza posizione; infine al 64° giro l’ultimo spunto dell’inglese, che addirittura si ritrova dietro Webber, riesce per lo meno ad avere la meglio sul pilota australiano sopravanzandolo e guadagnando come minimo la quarta posizione. Vince così Button, seguito da Vettel e Alonso, Hamilton e Webber e sesto Massa; a seguire: Di Resta, Buemi, Rosberg, Alguersuari, Kobayashi, Petrov, Barrichello, Sutil, Perez, Maldonato, Glock, Ricciardo, D’Ambrosio e Liuzzi. Ritirati: Kovalainen, Schumacher, Heidfeld e Trulli.

Classifica Piloti: Vettel (234 pt.), Webber (149 pt.), Hamilton (146 pt.), Alonso (145 pt.), Button (134 pt.), Massa (70 pt.), Rosberg (48 pt.), Heidfeld (34 pt.), Petrov e Schumacher (32 pt.), Kobayashi (27 pt.), Sutil (18 pt.), Buemi (12 pt.), Alguersuari (10 pt.), Perez e Di Resta (8 pt.), Barrichello (4 pt.).

Classifica Costruttori: Red Bull (383 pt.), Mclaren (280 pt.), Ferrari (215 pt.), Mercedes (80 pt.), Lotus Renault (66 pt.), Sauber (35 pt.), Force India (26 pt.), Toro Rosso (22 pt.), Williams (4 pt.).

Luca R.

Foto © Sutton Images. Formula1.com

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