Gloria per Hamilton tra gli sceicchi

Vettel subito fuorigioco; dominano Hamilton e Alonso

 YAS MARINA, Abu Dhabi – La Formula Uno torna ad Abu Dhabi per il suo penultimo appuntamento con il Mondiale 2011: gara sicuramente mal vista da un pilota come Alonso, dove proprio un anno fa vide sfumare i suoi sogni di campione del mondo, dietro la Renault di Petrov, a vantaggio proprio dell’attuale Vettel, confermatosi anche quest’anno campione indiscusso con la sua Red Bull. Ma se di gara più incerta si deve parlare, probabilmente proprio quella di oggi lo è stata; decisamente in tutto il 2011, la causa che ha attribuito un certo valore “interessante” alla competizione non è stato nient’altro che la fuoriuscita del campione Vettel dopo un paio di curve, per la foratura della posteriore destra e rottura del cerchione. Dunque gara aperta a tutti (ovviamente ai migliori lì davanti, s’intende) e passione adrenalinica che aumenta: alla fine se la giocano Hamilton e Alonso, mai scontrati direttamente in pista, ma autori di giri veloci e una lotta a distanza ai limiti della concentrazione; sul terzo posto sale Button, problemi con il kers fin dall’inizio per l’inglese.

Alla partenza il solito Vettel parte bene e davanti a tutti, seguito da Hamilton e Button; buona anche la partenza del ferrarista Alonso che a prima curva sopravanza Webber (mai partito bene quest’anno); e qualche curva più avanti passa lo stesso Button, mettendosi dietro ad Hamilton. Hamilton che riesce a conquistare la prima posizione, a causa del fuoripista del giovane tedesco Vettel per una foratura al posteriore e ritiro più che certo. A seguire Hamilton e Alonso dunque, vi sono Button, Webber e Massa; dietro lo scontro tra le due Mercedes vede il tedesco Schumacher sorpassare il giovane Rosberg, ri-sorpassandolo nel rettifilo seguente e riprendendosi la propria posizione iniziale.

Al 5° giro, mentre Hamilton e Alonso fuggono via, Webber tallona Button, sorpassandolo ma perdendo nuovamente la posizione ai danni dell’inglese, che sfrutta intelligentemente la scia attraverso l’utilizzo dell’DRS.

Ma se la Red Bull ha fortuna “quando la sfortuna arriva” nel momento migliore, questa può considerarsi probabilmente anche un’arma in più per la casata Austriaca: fatto sta che a giochi fatti, poco importa se Webber ha un problema ai box al 18° giro, perdendo la posizione a vantaggio di Massa che lo sopravanza. Qualche giro più tardi, è lo stesso Massa che ricambia il favore, permettendo all’australiano Webber di riavvicinarsi notevolmente e tentare il sorpasso, tra l’altro riuscendoci ma poi riperdendo nuovamente la posizione (come contro Button), e lasciando dunque le posizioni invariate.

Ma se c’è un’altra tegola che deve cadere in testa ai tecnici della Red Bull è perfino la strategia sbagliata che fanno applicare all’unico pilota rimasto in pista: così mentre tutti gli altri, fermandosi per la terza volta montano gomme medie, Webber rimonta le morbide, facendo sì tempi da record, ma costretto a fermarsi nuovamente entro la fine della gara, come il regolamento prevede, e montare le medie. Così sopravanza prima Massa e poi Button al 42° giro.

Nel frattempo lì davanti Hamilton, fermatosi prima di Alonso per il montaggio dell’ultimo set di gomme, riesce a mettersi davanti al ferrarista all’uscita dai box di Alonso, che aveva provato con giri veloci a ridurre al massimo lo svantaggio e non riuscendoci per pochissimi secondi di distacco: così Hamilton riprende la vetta del gruppo e conclude la gara al primo posto, seguito da Alonso e poi Button, che si posiziona davanti a Webber, che nell’essersi fermato all’ultimo giro, riesce comunque a sopravanzare il ferrarista Massa, che cade così al sesto posto, in seguito ad un lieve testa-coda, ennesimo regalo per l’australiano. A seguire Rosberg, Schumacher, Sutil, Di Resta, Kobayashi, Perez, Barrichello, Petrov, Maldonado, Alguersuari, Senna, Kovalainen, Trulli, Glock e Liuzzi. Ritirati: Ricciardo, Buemi, D’Ambrosio e Vettel.

Classifica Piloti: Vettel (374 pt.), Button (255 pt.), Alonso (245 pt.), Webber (233 pt.), Hamilton (227 pt.), Massa (108 pt.), Rosberg (83 pt.), Schumacher (76 pt.), Petrov (36 pt.), Sutil (34 pt.), Kobayashi (28 pt.), Alguersuari (26 pt.), Di Resta (23 pt.), Buemi (15 pt.), Perez (14 pt.), Barrichello (4 pt.), Senna (2 pt.) e Maldonado (1 pt.).

Classifica Costruttori: Red Bull (607 pt.), Mclaren (482 pt.), Ferrari (353 pt.), Mercedes (159 pt.), Lotus Renault (72 pt.), Force India (57 pt.), Sauber (42 pt.), Toro Rosso (41 pt.) e Williams (5 pt.).

Foto LaPresse

Luca R.

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